La vita è materia

Stavo sulla spiaggia, una giornata piena di cielo, il carretto dei gelati, un sacco di gente, i miei bambini mi si divertivano intorno, in una oscillazione puntuale e inderogabile di mare e buche nella sabbia, Ascoltavo della musica, dopo ti metto il pezzo, lo trovi qua sotto, e questo pezzo mi ha messo di buon umore, e mi ha fatto guardare le persone con una speciale benevolenza. (Ho pensato che volevo scrivere di questa cosa della benevolenza, di una certa musica con cui si guarda la vita degli altri, con questa musica in testa io ci lavoro. La musica che ti fa vedere la lotta per la vita in quelli che si guardano vivere, fare castelli di sabbia, litigare con un collega, sgrullare un telo da bagno. Va beh non ci entra molto, perché poi mi sei venuto in mente te.

Deve essere stato perché nel tentativo di andare a prendere un caffè, manco poco mi azzoppo per sempre nella voragine allestita dai figli. Noi uscivamo insieme, s’andava per concerti, e io era un periodo che cascavo sempre – rovinosamente. Uscivamo parlavamo, te a un certo punto però ti giravi e non mi trovavi più. Abbiamo riso molto di questa cosa. Oggi come sai, al massimo inciampo. Comunque.

(Cosa sono gli amici? Quelli con cui hai riso da ragazzina del fatto che cascavi, o anche quelli con cui hai costruito un modo di ascoltare la musica, o anche quelli con cui hai parlato di romanzi prima, di fidanzati poi, fino all’arrivo dei vincitori, i mariti e le mogli, i vincitori delle nostre storie personali, e anche quelli, ho pensato oggi mentre sentivo il pezzo che allego qui sotto, che ci sono quando ti laurei, quando i tuoi fanno casino e ti raccattano la sera in macchina, quando c’è il funerale di tuo padre. )

Ma forse è stato semplicemente vedere, un certo gruppo di ragazzi – tutti magri e abbastanza alti – dunque non potevamo essere noi e i nostri amici che invece ci sbattevamo a vedere film insalubri in case piene di moccolotti – e comunque questi qui, non facevano niente di speciale, uno tirava i capelli a una, mi faceva congetturare un certo invaghimento, lei rideva delle risate che fanno le ragazzine per lo più al mare, un altro fumava la sigaretta in quel modo che fanno i maschi giovani poi graziaddio passa, era borioso e pieno di riccioli questo che teneva la sigaretta con il pollice e l’indice, una terza si aggiustava la coda e un’amica le aggiustava il costume.
Animaletti che cresceranno, faranno altri animaletti, costruiranno una tana, potranno avere dei guai, la ragazza della coda e il costume, potrebbe lasciare un mese prima di sposarsi quello seduto qualche metro più in la ora al telefono, quello della sigaretta potrebbe diventare un grande cuoco, ma con un carattere così di merda da diventare disoccupato (è importantissimo il carattere di uno chef, ho imparato di recente), e la musica nelle orecchie mi dava questa strana consapevolezza della vita materiale, del tempo come metamorfosi delle cose che non ci puoi fare niente, e la musica nelle orecchie al mare per via di tutto quel corpo, mi dava la percezione dell’animaletti, e del tempo degli animaletti. Chi sa se queste ragazzine secche e alte diventeranno rotonde come me, che comunque secca, è bene dirlo, non sono mai stata.

Poi ho pensato che alcuni di questi, fra vent’anni, i meno probabili, non proprio quelli che stavano sempre al telefono, non proprio quelli che avevano studiato tutti gli esami insieme, sicuramente da scartare gli innamorati, alcuni di questi dicevo – che ne so la ragazza con la coda e quell’altro che ora muove la bocca perplesso perché la granita ha un sapore artificiale, quelli si inviteranno a cena fra dieci e pure vent’anni. La ragazza con la coda troverà simpatica la compagna di quello della granita, e potranno parlare di lavoro e di scarpe, come io faccio con tua moglie che è molto competente su queste e altre cose, si creeranno nuove alleanze impensate, per via del fatto che la ragazza colla coda ci ha un carattere diciamo complicato, e suo marito ecco, quella che è riuscita a sposarsi dopo aver mandato all’aria il matrimonio col precedente andrà ogni tanto sostenuto.

Insomma la vita è materia, e ascoltando questo pezzo che metto qui sotto, probabilmente ho pensato a questo, e niente  ci vediamo presto.

 

(qui )

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